Gli abitanti dei paesi vicino a Gubbio hanno sempre considerato matti gli eugubini per il fatto che il giorno della Festa dei Ceri si portano sulle spalle, di corsa, fino in cima al monte Ingino (al Santuario di S. Ubaldo), tre enormi e pesantissimi ceri, impresa in cui secondo loro, solo dei matti possono pensare di cimentarsi.
Grazie a queste "dicerie", tutti gli abitanti di Gubbio, ceraioli e non, visto che la festa è fortemente sentita da tutti, si sono guadagnati l'appellativo di matti.
Gli eugubini, probabilmente fieri e orgogliosi dell'aggettivo faticosamente meritato, danno la possibilità a chiunque vada a Gubbio di diventare "matto" come loro. Figuriamoci se Terence, affezionato a questa città e che ormai si sente un po' eugubino, non abbia voluto prendere la famosa patente di matto. Così, quando qualcuno glielo ha proposto, ha accettato subito! E un bel giorno, compiuti tre giri di corsa intorno alla fontana del Bargello, detta anche dei matti, ci si è proprio tuffato dentro anche se, secondo la regola, bastava che qualcuno che aveva già preso la patente, lo schizzasse soltanto con l'acqua della fontana.

......ed ecco la meritata patente!
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